Pianta erbacea, cresce nelle zone umide, scoperte o boscose; caratteristica per i fiori, di colore giallo, che sbocciano quando non sono ancora comparse le foglie. Fiorisce da gennaio ad aprile. Appartiene alla famiglia delle Composite. Ha caule cotonoso, eretto, con grosso rizoma carnoso; foglie radicali, con lungo picciuolo, superiormente verdi, biancastre di sotto; fiori in capolini peduncolati, di colore giallo; frutto ad achenio; odore gradevole, sapore mucillaginoso, dolciastro. Si adoperano le foglie ed i capolini. Le foglie, raccolte in autunno, vanno disseccate all'aria ed all'ombra; i capolini, staccati dallo scapo in primavera, vanno essiccati al sole. I principi attivi sono un glucoside amaro, olio etereo (tracce), numerosi acidi (acetico, gallico, malico) in combinazioni organiche, tannino, resina, mucillaggine. Con l'altea, tasso barbasso, malva ecc., il farfaro fa parte delle "specie bechiche" delle preparazioni galeniche del passato. Si adopera ancora oggi nella medicina popolare, sotto forma di infuso. Ha la proprietà di calmare la tosse, nelle forme tubercolari, e, nelle infiammazioni delle vie respiratorie, nella fase durante la quale il catarro aumenta, facilita l'espettorazione, mediante l'azione fluidificante. Il succo fresco è usato, per impacchi, nell'orticaria e la crosta lattea. Per la cura della pelle, si adopera l'infuso di fiori.
oppure Condividi
Costruisci Montella Net con noi
Segnalaci gli errori, i commenti e/o le critiche riguardo questo contenuto o in generale. Saremo felici di rispondere e migliorare Montella Net grazie al tuo aiuto.