Nelle varietà nigra, purpurea, fragilis ecc., è comune nelle vallate o pianure a bassa altitudine, fresche; spesso è coltivato. Appartiene alla famiglia delle Salicacee. Si riconosce per il tronco a corteccia grossolanamente fessurata longitudinalmente; foglie lanceolate, acuminate, finemente seghettate, da adulte con pelosità sericea nella pagina inferiore; rami flessibili e tenaci di colore vario; fioritura precoce. Coltivato per la produzione di vimini per legature, lavori d'intreccio ecc. Si adopera la corteccia che, di sapore amaro, astringente, inodore, contiene sostanze tanniche e salicina. La salicina ha proprietà antipiretica ed antireumatica inferiore a quella dell'acido salicilico. La corteccia si trova in erboristeria in strisce o frammenti, spessi 1-2 mm., provenienti da rami giovani. Ha la superficie esterna bruno-cinerea, striata longitudinalmente e con cicatrici fogliari; superficie interna liscia, giallastra. Leclere ha evidenziato la proprietà antispasmodica ed anafrodisiaca degli amenti e delle foglie, mista ad un'azione tonica. Sedativo potente degli organi genitali, sia maschili che femminili, potrebbe sostituire il bromuro di potassio. Si prescrive agli erotomani, agli onanisti ed alle donne con furori uterini. Comunemente usato dai pastori per riattivare il rumine nei bovini.
oppure Condividi
Costruisci Montella Net con noi
Segnalaci gli errori, i commenti e/o le critiche riguardo questo contenuto o in generale. Saremo felici di rispondere e migliorare Montella Net grazie al tuo aiuto.