Pianta erbacea comune, vegeta nei luoghi freschi ed umidi, ricchi di nitrati. Appartiene alla famiglia delle Urticacee. Tutta la pianta è rivestita di "peli urticanti"; ha caule eretto; foglie picciuolate, acuminate, con margine dentato seghettato; fiori in spighe ramose, ascellari, nelle superiori; frutto, un piccolo achenio. Si adopera la pianta che contiene urticina (glucoside non ben conosciuto), un enzima, acido formico, un alcaloide velenoso, acido gallico, tannino ecc. Kobert la considera energico antisettico ed antipiretico (non adoperata perché frequenti le azioni collaterali indesiderabili). Nella medicina popolare, continua ancora oggi la pratica della "urticazione", con piante fresche, a scopo revulsivo nei pazienti affetti da paralisi, reumatismo articolare, catarro bronchiale ecc. E' una pratica barbara, inefficace. Sono state sperimentate, con risultati clinici diversi, l'azione emostatica del succo fresco di ortica in individui emofilici, o soggetti a metrorragie o ad epistassi e le sue proprietà astringenti nelle enteriti acute croniche, anche tubercolari. Infine è stata lodata la sua azione diuretica nelle affezioni artritico-reumatiche accompagnate da edemi e da idrope. È stata usata anche come galattoforo. Viene utilizzato contro la caduta dei capelli e per eliminare la forfora. Le piante giovani sono consigliate in insalate o zuppe.
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