Tratto dal Libro Sulle orme del lupo di Carmine
Palatucci Ed. Altirpinia
Una passeggiata singolare di sicura suggestione è quella di visitare, se il tempo
lo permette, le numerose fontane di Nusco, Il
balcone d'Irpinia, così denominato per la sua altitudine (940 m), che
si apre sulle valli del Calore, dell'Ofanto
e dell'Ansanto. Per visitare le fontane c'è bisogno di un mezzo
di locomozione, perché sono tante e perché la maggior parte di esse è situata
nelle contrade circostanti.
La prima fontana da visitare è quella di Contrada Fiorentino.
Il nome deriva da Ferentinum, antica città irpina (350 a.C.)
situata tra Nusco e Lioni. La fontana in pietra,
cui manca la parte superiore sostituita con blocchi di cemento, è in aperta campagna,
nei pressi di una piccola cappella con una maiolica deliziosa.
Accanto vi è una grande vasca che ricorda una piscina romana
o la base di una chiesetta medioevale. L'acqua sgorga da mascheroni
scolpiti sulla facciata e cade in una vasca di pietra.
Da Contrada Fiorentino ci spostiamo a Contrada Fontigliano.
Qui, in mezzo ai boschi di castagni, in un'area da picnic, c'è la fontana omonima.
Essa è di nuova costruzione, in pietra. Nel pressi, nella spaccatura di un grosso
castagno, vi è una statuetta della Madonna. Da non tralasciare
la visita alla chiesa e ai resti di tombe romane.
L'area in questione è molto frequentata nel periodo estivo perché turisticamente
bene attrezzata. Da Fontigliano, salendo per la strada comunale
che dalla stazione ferroviaria porta a Nusco, incontriamo la
Fontana Leone che prende il nome dalla contrada medesima. E'
di recente costruzione sulla base di quella preesistente ed è in pietra.
Sul versante nord di Nusco troviamo la Fontana San Guglielmo.
Essa è formata da due vasche in pietra che servivano da abbeveratoi. Nel pressi
vi è un pozzo e l'acqua nasce a pochi metri. Il posto è ameno,
immerso nel verde. Giungono fino a noi i belati, i muggiti, i cinguettii ed altri
suoni rilassanti dalle masserie circostanti. Domina il tutto il Monte
Tuoro di Chiusano San Domenico, Castelvetere
sul Calore, Montemarano e tutti i paesi della Media
Valle del Calore. Salendo verso Nusco, a poche centinaia
di metri, si erge la Fontana Dell'Angelo. E' la più bella di
quante ne abbiamo visitate. E' parte integrale di una colombaia
di stile irpino. L'acqua sgorgava da una pietra scolpita sul lato nord-ovest della
parete della colombaia.
All'entrata del Centro Storico di Nusco la prima
fontana che troviamo è quella di Santa Croce, così denominata
perché è situata presso una croce in pietra datata XVII secolo.
La fontana è in ghisa e l'acqua proviene dall'Alto Calore. A
pochi metri si erge il Palazzo Saponara, antica famiglia gentilizia
nuscana e nel giardino sottostante, proprio sulla facciata, è situata una fontana
con piccola vasca in pietra datata 1854. Giunti a Nusco è d'obbligo una capatina
nei vicoli ben ripristinati dopo il sisma del 1980. Si respira tranquillità; antichi
profumi ritornano alla mente; niente motori rumorosi ma solo grida di bambini
che giocano. Si continua a camminare nel labirinto di case dove il vento non entra
perché le strade sono costruite a lisca di pesce. Una signora d'altri tempi ci
racconta, con la tipica cordialità irpina, che i vicoli prendono vita il 17 gennaio,
di sera, quando si accendono i falò e al calore del fuoco si
suona, si balla, si gustano i piatti tipici. Tutto in onore di S. Antonio
abate. I forestieri sono i benvenuti.
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