Tratto dal Libro Sulle orme del lupo di Carmine
Palatucci Ed. Altirpinia
index.asp index.jpg
Per gli amanti della natura, degli sport invernali, della cucina tipica, Bagnoli
Irpino offre, sia al turista domenicale che a quello abituale, una varietà
di percorsi naturalistici, di sapori gastronomici e di sport che ne fanno il paese
turistico per eccellenza. Parliamo di un percorso medio facile, in salita. La
passeggiata è di circa otto chilometri. La partenza è fissata per le ore otto
nei pressi della chiesetta vicina al lago. Dopo un breve percorso
su strada asfaltata arriviamo sul piazzale delle seggiovie che,
quando c'è neve, portano gli sciatori alla vetta. E noi seguiremo proprio una
pista sciistica: la Sette Valli. Ci inoltriamo in uno splendido
bosco di faggi. Il cammino è agevole, ci accompagna lo scampanio
dei battacchi delle mucche al pascolo nel pianori sottostanti.
Gli animali più tardi si raduneranno per dare vita a una tradizione millenaria
che, purtroppo, va scomparendo: la Transumanza.
Siamo in autunno inoltrato; i colori della natura variano man mano che saliamo:
ocra, marrone, giallo, rosso, arancione. Non disperiamo di trovare in cima la
prima neve. Dopo circa 45 minuti arriviamo al Campo Cuccioli
così chiamato perché nel campo si insegnano i primi rudimenti sciistici. Dopo
una breve pausa ripartiamo. Il percorso è meno agevole. Le piste si susseguono
fino a diventare ripide. Andiamo avanti, quasi a dominare tutta l'Alta
Irpinia che si pavoneggia sotto di noi: Lago Laceno,
Nusco, Lioni, Sant'Angelo,
Guardia, Bisaccia. L'aria è tersa e lo sguardo
si perde nell'infinito, distraendoci dalla fatica. Finalmente in cima! Stanchi
ma felici. Qualcuno che ha ancora voglia di scherzare dice che avremmo potuto
risparmiarci lo sforzo e usare la seggiovia. Ma che gusto ci sarebbe stato?
Il panorama dal Rajamagra è stupendo. A tenerci compagnia ci
pensa il gracchiare delle cornacchie, quasi una previsione del
tempo, domani pioverà. Infatti le prime nubi già si affacciano ad ovest sul mare...
sì, proprio sul mare. Il Golfo di Salerno è ai nostri piedi:
la Penisola Sorrentina, Salerno, Battipaglia,
Agropoli, il Cilento da una parte (da ovest
a sud); la Celeca, Montella, il Terminio,
Montevergine, Chiusano, Ariano,
il Matese e la Puglia dall'altra (da nord a
est). Decidiamo di consumare la colazione qui, il posto lo merita. Ripartiamo
che il sole già comincia a calare. In questo periodo il buio arriva presto ed
è molto pericoloso farsi sorprendere dalla notte in montagna. Imbocchiamo una
pista segnata nera, esposta a nord (il nero nella segnaletica sciistica vuol dire
"per sciatori provetti" e si consiglia di percorrerla almeno in due) e cominciamo
a scendere, inoltrandoci nella faggeta. La discesa è abbastanza ripida ma non
difficoltosa. Dopo un po' arriviamo al Colle del sagrestano.
Il peggio è passato. Ora il percorso è in leggera discesa. Ci inoltriamo di nuovo
nel bosco. Mancano tre chilometri all'arrivo.
oppure Condividi
Costruisci Montella Net con noi
Segnalaci gli errori, i commenti e/o le critiche riguardo questo contenuto o in generale. Saremo felici di rispondere e migliorare Montella Net grazie al tuo aiuto.