32 Sagra della Castagna IGP di Montella 7-8-9 Novembre 2014
Storia della Castagna
I Greci le chiamavano ghiande di Giove, presso i Romani era considerata un dessert di grande raffinatezza. Per le ottime caratteristiche nutrizionali venivano utilizzate da tutte le classi sociali tanto che il Pascoli definì il castagno "italico albero del pane".
Da tempi assai remoti alle popolazioni irpine sono note le principali tecniche di coltivazione del castagno e di lavorazione del frutto. Le prime testimonianze sull'attività castagnicola a Montella risalgono ad uno scritto del Giustiniani nel 1700, anche se la prima legge emanala per la diffusione e la difesa della coltura risale all'arrivo dei Longobardi, era il 571. Nei secoli successivi per la popolazione dell'alta Valle del Calore i castagneti hanno rappresentato una importantissima fonte economica ed energetica durante i freddi inverni.
Quest'albero ha suscitato, da sempre, interesse culturale e sviluppo di un economia specializzata per un prodotto di qualità. Infatti la prelibatezza della
"Castagna di Montella" fresca e trasformata, o nota non solo nei confini nazionali ma anche nel resto d'Europa e oltre Oceano.
Il 10 Maggio 1984 venivano presentate al Ministero Agricoltura e Foreste, da parte di alcuni imprenditori Montellesi, le istanze per il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata; il 17 Settembre 1985 la Comunità Montana Terminio Cervialto con propria delibera corredava la richiesta con le opportune relazioni. Con Decreto Ministeriale 5 dicembre 1987 si otteneva il "Riconoscimento della denominazione di origine controllata" "Castagna di Montella". Nell'anno 1992 il 28 Giugno si istituiva l'Albo Pubblico dei Produttori.
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