Il brigantaggio nell'Italia meridionale dal 1860 al 1870
Re Manfredi e la tradizione della sua tomba in Montevergine
Gentile - Tillinger: etica
L'opera filosofica di F. Masci, in Idealismo realistico" (1927), nn. 5-6.
Colloqui con mio fratello
Michele Cianciulli nacque a Montella il 5 ottobre 1895 e già da giovanissimo entrò nelle file del partito socialista, presso la sezione del suo paese. Partecipò al primo conflitto mondiale, durante il quale subì due anni di prigionia in Germania. Nel 1921, come già accennato, fu eletto presidente del Circolo giovanile socialista di Montella e con questa carica collaborò come redattore all'organo socialista irpino “Il Grido".
Nel 1923, dopo il passaggio della sezione socialista montellese al partito comunista, si trasferì a Roma dove conseguì due lauree, in filosofia e in giurisprudenza, e sempre nella capitale vinse un concorso di segretario presso il Ministero delle Finanze. Il suo impegno politico continuò anche lontano da Montella, infatti, militò nella frazione terzina e fu, fino al 1924, uno dei più importanti dirigenti dell'Unione Socialista romana. Il 18 novembre 1925, la Prefettura di Roma, dopo aver scoperto il suo nome in un elenco di iscritti al PCI, lo sottopose ad una perquisizione domiciliare; nel verbale inviato al Ministero dell'Interno, si legge: "In una perquisizione eseguita nello scorso maggio nel domicilio del noto comunista Aquilotto Elio, venne sequestrato un elenco di inscritti al partito comunista, nel quale figura il nome di Cianciulli Michele fu Raffaele abitante in via S. Francesco 148 int. 7 segretario al Ministero delle Finanze. L'ufficio di P.S. di Trastevere opportunamente interessato eseguì nello scorso settembre una perquisizione al domicilio del Cianciulli, ma con esito negativo. Il medesimo, dopo la perquisizione, fece pervenire a detto ufficio di P.S un esposto nel quale dichiara di non aver mai appartenuto a partiti sovversivi.
Di quanto sopra informo codesta On. Direzione per la segnalazione del Cianciulli al Ministero competente, tenendo presente che la dichiarazione resa da lui dopo la perquisizione eseguita nel suo domicilio è molto sospetta, tanto più che figurando il suo nome nell'elenco dei tesserati al partito non vi ha dubbio che egli professi tuttora tali principi e quindi è necessario per lo meno che anche in ufficio sia sorvegliato. E io Il Prefetto.
L'esposto presentato da Cianciulli non impedì al montellese di essere sottoposto ad un'attenta sorveglianza da parte dell'OVRA. Sempre nel 1925 chiese, per evidenti scopi di opportunità, l'iscrizione al PNF, che ottenne però solo nel 1933, come risulta da un documento redatto dalla Questura di Roma: "Il nominato in oggetto, nel 1933 fu radiato dal novero dei sovversivi, perché la sua condotta morale e politica e per il suo comportamento verso il Regime diede prova di ravvedimento. E' iscritto al PNF con anzianità 3 marzo 1925 e gode buona reputazione... ". La sua spiccata propensione verso gli studi, sostenuta da una robusta e vasta preparazione, lo portò ad abbandonare l'attività politica per quella culturale, divenendo redattore della rivista “L’idealismo Realistico" e autore di pregevoli lavori di critica letteraria, di storia e di filosofia, oltre a scritti autobiografici. Fu anche docente di Filosofia presso l'Istituto "San Giuseppe", che aveva la sede in Piazza di Spagna. Nel dopoguerra divenne dignitario massonico della Loggia di Piazza del Gesù, ricoprendo l'incarico di bibliotecario. Negli anni '50 -'60 ebbe rapporti molto stretti con ambienti legati al mondo artistico e cinematografico: conobbe e frequentò artisti di fama mondiale come il compositore Nino Rota e uno dei più grandi maestri del cinema italiano, il regista Federico Fellini. Si spense a Roma nel 1965.
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